ARCHEOLOGIA UMANA

Antiche immagini di archeologia umana e come sempre mi capita, nella "non contemporaneità", nel corpo che agisce fuori dal tempo in una postura remota sospesa nel gesto desueto, trovo la bellezza. Questi anziani così simili a quelli della mia infanzia, intenti a giocare a carte oppure a leggere un giornale di carta, tenendo tra le mani materia tangibile e non fantasmi di Metaverso, sono inconsapevoli resistenti e insieme testimoni di un'epoca morente anche se, a pensarci bene, forse siamo noi "contemporanei" ad essere già morti nella nuvola dell'intangibile, ridotti a mutanti nel nostro incedere dal vecchio al nuovo mondo.

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Lampioni

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ORIZZONTE ASSASSINATO

Orizzonte assassinato non c’è più muore il sacro la ricerca di Dio s’infrange su miliardi di muri razionali. Orizzonte assassinato non c’è più muore l’impeto della scoperta la follia dell’esploratore si schianta su mura sorte in mezzo al mare. Orizzonte assassinato non c’è più muore l’ispirazione dei poeti la febbre di scrivere versi si spezza su mura inoculate nei cuori. Orizzonte assassinato non c’è più muore l’idealismo del rivoluzionario la rabbia di cambiare il mondo si abbatte su mura costruite fin dentro le menti. Orizzonte assassinato non c’è più lo sguardo s’infrange sui muri barriere di cemento prigioni di pixel muore l’immaginazione e con essa l’amore in questo nuovo mondo di nulla. Orizzonte assassinato e l’umano con lui è morente perché i suoi occhi più non si perdono nel misterioso infinito. Copyright © scritto da martinedenbg

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Bastano un paio di ali per non temere il filo spinato.

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