Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2024

IL CORAGGIO DI AMARE

  Ho fatto una cosa coraggiosa l’altro giorno l’ho fatto per amore l’ho fatto rischiando molto dolore come chi va all’ultimo assalto come un grande balzo dall’alto. Ho fatto una cosa coraggiosa l’altro giorno l’ho fatto per vincere la paura l’ho fatto per abbattere le mura barriere dal mio trauma create prigioni dalla mia mente pensate. Ho fatto una cosa coraggiosa l’altro giorno l’ho fatto per vedere la donna che amo l’ho fatto per provare che ancora “siamo” come chi entra in una casa piena di fuoco schivando le fiamme per salvare l’ultimo gioco. Ho fatto una cosa coraggiosa l’altro giorno l’ho fatto per affrontare la nostalgia  l’ho fatto per ritrovare tutta quella magia nella scatola dei ricordi sono entrato   e il mio unico amore mi ha abbracciato. Ho fatto una cosa coraggiosa l’altro giorno sempre sperando nel sogno di un felice ritorno illuso forse da una vana speranza eppure ho visto ancora l’amore che danza.  Copyright © scritto e fotografato da martinedenbg

FERMO AD OCCHI CHIUSI

E nella solitudine più profonda abbraccio il mio dolore, chiudo gli occhi e resto fermo e danzo con la mia buia ombra di sconfitta. E nel silenzio del mondo che non sa, chiudo gli occhi e resto fermo e parlo con la mia vita sospesa come si fa quando si consola un bambino ammalato. E nel mio essere così disarmato dall'antica boria delle certezze quando tutto vacilla, chiudo gli occhi e resto fermo e bacio la mia sofferenza per quietarla. E nel mio stare nel momento della caduta a respirare polvere, chiudo gli occhi e resto fermo e accolgo la signora umiltà che è tornata a cercarmi. E nel mio camminare sul filo dell'incerto destino, chiudo gli occhi e resto fermo e cerco di ricordare l'equilibrio per non precipitare nel vuoto. É nel mio cuore che entro stando fermo e solo ad occhi chiusi, faccio l'amore con me stesso e mi perdono ancora una volta. Copyright © scritto e fotografato da martinedenbg.

VOGLIO SCRIVERE JAZZ

  Voglio scrivere lettere scagliate nel cielo oltre le nuvole come note volanti e aliene di un religioso Coltrane in A Love Supreme e di ogni riga farne una preghiera e di ogni frase blasfemia. E che giungano fino a Dio le mie liriche come un coltello affilato trafigge l'anima al ritmo di un doloroso e lento assolo dell'ultimo Chet, sdentato e moribondo col soffio sputato nel tubo d'ottone per dire a tutti: "io suono dall'inferno ma le mie note vanno dritte in paradiso!". Voglio scrivere poesie incendiarie come le note bebop di Charlie Parker sparate a tutta velocità su per acuti chiari e giù per suoni scuri e che le mie frasi siano come un glissato da non capirci più niente per coglierne solo l'emozione del tutto e il senso del nulla. Voglio scrivere frasi ipnotiche da poterne fare un mantra per chi vuole meditare oppure un canto ribelle per chi vuole spaccare tutto come note create dalle dita di Mingus sul suo contrabasso ricoverato nell'ospedale psi

LETTERA

Della tua lettera ne ho fatto mille coriandoli mentre il cielo piangeva a dirotto e io pure. Le tue parole le ho sminuzzate in tanti piccoli pezzi di un cadavere vivisezionato, strappando i fogli e amputando ogni frase così da lasciarne solo tessere di un mosaico distrutto. Sotto la pioggia battente li ho lanciati in aria quei coriandoli di lettere, e quelle frasi a pezzetti sono subito cadute giù, appesantite dall'acqua e precipitate dal peso del loro stesso significato di un mortale finale. Giacevano sul suolo di una strada sporca come una mancata promessa. Giacevano sull'asfalto come un cadavere che non ascolterà "alzati e cammina", perché non c'è un miracolo nei paraggi: il miracolo era l'amore ucciso da una pallottola vagante sparata da un destino ubriaco. Giaceva sulla pozzanghera fangosa il tragico delirio e io con esso, morto e dissolto nel finale macabro di una storia dalle mille promesse e consumata dal morbo della follia: implacabile distruttrice di

E SUONERO'

  e suonerò scale dissonanti su accordi assurdi com'è la mia vita  sempre sospeso tra il disastro e la catastrofe  con in mezzo l'illusione della quiete che non si fa mai armonia e suonerò melodie struggenti su accordi minori com'è la mia vita sempre lì dentro a spasso nella melanconia   con in mezzo qualche scampolo di utopia e suonerò come voglio io anche se è tutto sbagliato com'è la mia vita sempre di corsa da un errore a un altro   con in mezzo qualche miraggio di scelta giusta e suonerò insultando le triadi maggiori  voglio un bemolle sulla terza  voglio di più una settima almeno voglio di più e non mi accontento una nona per godere perché è la mia vita e voglio abbracciare l'impossibile anche se mi ucciderà e suonerò forse un accordo di settima  ma voglio almeno una quarta eccedente per sentire la nostalgia  ma voglio almeno un po' di blues per urlare tutto il mio dolore perché è la mia vita e voglio inseguire il sogno anche se resta solo un sogno. Copyri