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FUORI!


Fuori dal vostro asfittico concerto di parole morte, fuori dai vostri teatrini di finti combattimenti ideologici governati dai plutocrati sacerdoti del postumano, fuori dal conformismo servo e miserabile della maggioranza che un tempo si definiva “l'indifferenza” delle masse plaudenti all’ignominia, fuori dalla fogna della vostra modernità che non è mai progresso ma solo il trionfo del reazionario moto della storia contraffatta, fuori dal regno dei fantasmi animati dal sibilo mortale della tecnica unica e sola divinità concepita dai creatori dei nuovi mondi intangibili dove vagare senza spazio e tempo, fuori dalla maledetta cupidigia degli odierni padroni senza eserciti ma armati di dati e dati e dati e con quelli fanno la guerra totale all’umanità addormentata nel loro server e facile preda dell’amnesia di sé, fuori dai tribunali della santa inquisizione globalista che brucia non più corpi ma idee e condanna al confino nella terra degli inascoltati tutti i non entusiasti cantori dell’inno allo scientismo e della sua derivante umanità biologica amputata della dimensione dello spirito, fuori da questo gorgo immondo e putrescente del nostro sciagurato tempo che succhia e attrae e macina e demolisce e che tutto cancella, dico FUORI, e ripeto FUORI, urlandolo a squarciagola, FUORIIIIIIIIIIII c’è ancora la vita e l'amore e la carnalità e la morte perfino, sorella morte, c'è la sofferenza che pulsa come la guarigione che rimargina e c'è ancora il mistero e l'ignoto e la potenza della natura che incombe su di noi capace di spazzarci via con un respiro di profondità terrestri.


Copyright © scritto e fotografato da "martiedenbg".

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Lampioni

 

ORIZZONTE ASSASSINATO

  Orizzonte assassinato non c’è più muore il sacro la ricerca di Dio s’infrange su miliardi di muri razionali. Orizzonte assassinato non c’è più muore l’impeto della scoperta  la follia dell’esploratore si schianta su mura sorte in mezzo al mare. Orizzonte assassinato non c’è più muore l’ispirazione dei poeti la febbre di scrivere versi si spezza su mura inoculate nei cuori. Orizzonte assassinato non c’è più muore l’idealismo del rivoluzionario la rabbia di cambiare il mondo si abbatte su mura costruite fin dentro le menti. Orizzonte assassinato non c’è più lo sguardo s’infrange sui muri barriere di cemento prigioni di pixel  muore l’immaginazione e con essa l’amore  in questo nuovo mondo di nulla. Orizzonte assassinato e l’umano con lui è morente perché i suoi occhi più non si perdono nel misterioso infinito. Copyright © scritto da martinedenbg

Bastano un paio di ali per non temere il filo spinato.