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IL FELICE AGGUATO



Illuminata da fioche luci la vita divenne claustrofobica. Così si vive quando ti basta restare in vita, cosi si vive quando cerchi solo la notte.

Circondata da pareti di sdegno la vita divenne una strada obbligata. Così si vive quando ti serve di arrivare al prossimo respiro, così si vive quando ti devi inventare ogni volta un motivo.

Blindata in una scatola di legno la vita divenne una storia senza storia. Così si vive quando i piedi calpestano e non camminano, così si vive quando le mani toccano e non accarezzano.

Impermeabile ad ogni gioia la vita divenne un ghigno. Così si vive quando continui a calpestare il suolo del disincanto, così si vive quando procedi solo verso il prossimo inciampo.

Eppure basterebbe camminare all'indietro, guardando l'abisso allontanarsi e ritrovando la follia del bambino che prende le scale mobili al contrario.

Basterebbe solo far andare i piedi dove non abita lo sguardo, andando incontro ad un abbraccio che ti coglierà alle spalle, come nel più felice agguato.


Copyright © scritto e fotografato da "martinedenbg".


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