Il compagno X è stato deportato nel metaverso.
Un tempo le sue bandiere erano rosse.
Agitate nel vento dell’ennesimo autunno caldo, garrivano orgogliose nel fumo dei lacrimogeni
Il compagno X è stato deportato nel metaverso, ora le sue bandiere sono sbiadite, agitate nel mondo di Mark sono solo emoticon e i padroni ridono guardandolo ruggire come il leone del circo saltare nel cerchio.
Il compagno X è stato deportato nel metaverso, ora le sue bandiere sono cimeli rattoppati, agitate nel mondo di Jeff sono solo stracci utili a polverar il pacco portato dal fattorino schiavo dell'app.
Il compagno X è stato deportato nel metaverso, ora le sue bandiere le vendono al mercatino, inchiodate sui muri di un loft, accolgono lo stupore degli invitati a cena dal ricco progressista.
Il compagno X è stato deportato nel metaverso, ora le sue bandiere sono finite in cantina, sepolte le rosicchiano i topi, presto finiranno in discarica finché vi saranno rifiuti da smaltire.
Il compagno X è stato deportato nel metaverso, il sol dell’avvenire è un incubo di fantasmi che non s’incontrano più, dibattono sul “che fare” dentro la scatola digitale come il criceto corre sulla ruota.
Il compagno X è stato deportato nel metaverso.
Il compagno X è in trappola.
Il compagno X non capisce.
Il compagno X è vecchio.
Il compagno X muore.
Le idee del compagno X scompaiono nell’oblio di un profilo cancellato.
Bill, Jeff, Mark hanno perso un cliente, il mondo ha perso la memoria.
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