Il nemico più pericoloso appare nella mente: la gratificazione, l'accomodarsi soddisfatti accanto ad un respiro che non hai
scelto. L'assassino più feroce comincia a sussurrare: la serenità di aver fatto tutto bene, il plauso della tradizione. L'orrore quotidiano del compromesso è un assedio che ti
culla: la pacca sulla spalla del padrone che hai servito, stare al sicuro. L'anestetico scorre nelle vene: la cella che ti sei comprato, catene di debito. Il veleno instillato goccia a goccia: la prigione dove hai lavorato, se ubbidisci niente isolamento. Il sedativo andirivieni da una gabbia all’altra: dal catechismo hai imparato solo l’ipocrisia e non hai più pietà all’ingrigire dei capelli. La progenie di anima pura che hai generato, per spargere nel mondo cloni migliori: vana illusione perché il mondo non l'hai cambiato!
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