A tutti i naufraghi che hanno perso il cuore sul fondo del mare e gli occhi in quell'ultimo saluto, resi ciechi dal terrore di un addio e sordi ad ogni ulteriore promessa perché era illusione che ora ghiaccia l'anima, e brucia il dolore della sconfitta come fuoco che arde la speranza, polverizza i sogni e distrugge la più bella storia d'amore che avevano solo immaginato.
A tutti i naufraghi che annaspano nell'oceano dell'agonia e dei sogni infranti, attaccati al niente di quel brodo primordiale, aggrappati al nulla della fine di tutto, agitando braccia stanche e mulinando gambe sfinite da tante strade percorse inutilmente, solo il pianto sovrasta lo sciabordio di onde scure e torve.
A tutti i naufraghi che non aspettano neanche più il soccorso e la salvezza, perché sono in un mare sconosciuto, tetro e irraggiungibile, e si lasciano morire uno ad uno precipitando nell'abisso nero della solitudine dolorosa del non avere più sogni da sognare, speranze da sperare né baci da baciare.
A tutti i naufraghi dell'aver solo voluto amare come me che ora sono con voi, annaspando anche io in quel mare di delusioni, vi guardo e mi vedo come nello specchio del destino.
Copyright © scritto e fotografato da martinedenbg
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